
Hai un parente anziano che ha regolare bisogno di sostegno e controllo da parte del proprio medico? Questa è una casistica molto comune in Italia, perché il nostro Paese registra un’alta percentuale di anziani nella sua popolazione. Molti di questi soffrono di malattie croniche, tra le quali spicca in particolare il diabete, seguito da insufficienze renali e ipertensione, patologie che richiedono quindi costante supporto medico. L’obiettivo è di monitorare la terapia, in modo da avere un quadro chiaro dell’evoluzione della malattia. A sostegno di questo percorso vi è la telemedicina resa possibile grazie all’innovazione tecnologica. In cosa consiste? Nel monitoraggio a distanza di un paziente, offrendo le cure necessarie direttamente da casa.
Come funziona la telemedicina
In seguito alla pandemia globale, più precisamente a partire dal mese di dicembre 2020, il Sistema Sanitario Nazionale ha accolto la telemedicina, regolando il funzionamento delle visite, dei consulti e referti che fanno parte di questa assistenza a distanza. Questa attività vuole facilitare la gestione del paziente attraverso le competenze di uno specialista e di una struttura sanitaria che offra soluzioni precise. Si può sostituire al contatto diretto tra medico e paziente, integrando un programma di visite a distanza che richiede l’uso di software gestionali sanitari per rendere ottimizzato il servizio. È quindi un aggiornamento smart per un poliambulatorio, e più in generale per ogni struttura di riferimento, offrendo supporto alle persone che ne hanno maggior bisogno.
Attraverso il proprio computer, oppure uno smartphone o tablet, il paziente potrà farsi visitare senza doversi spostare di casa. Il medico potrà stabilire quando gestire il supporto virtuale in base alle esigenze del paziente stesso e delle sue condizioni fisiche.
Quali patologie possono essere trattate
Ci troviamo quindi di fronte a una soluzione da prendere in considerazione in base alle esigenze dei pazienti, per garantire loro l’accesso ai servizi di assistenza, di diagnosi, di controllo e di monitoraggio sanitario. Tra le patologie croniche figurano quelle:
- autoimmuni;
- psichiatriche o con disagi psicologici;
- respiratorie;
- cardiovascolari;
- legate al metabolismo.
Attraverso il dialogo a distanza si possono ridurre i tempi di attesa rispetto a una visita, offrendo sempre massima continuità di rapporto e controllo. Il tutto è importante anche in condizioni in cui gli spostamenti sono limitati.
Le funzionalità della videochiamata di controllo
Tra le attività principali che si possono svolgere vi è la verifica di alcuni parametri, come nel caso della misurazione della pressione sanguigna o i sintomi respiratori di lieve entità. È uno strumento chiave per visitare online i pazienti e intervenire nel caso in cui si manifestino condizioni di pericolo.
Attraverso un appuntamento in videochiamata sarà possibile quindi aggiornare la terapia attraverso l’osservazione del percorso di una persona. Inoltre si può gestire la patologia cercando di evitare lunghe perdite di tempo all’interno del poliambulatorio, ma anche di un ospedale. Si offre così un beneficio anche psicologico al paziente, aumentando inoltre il suo senso di responsabilità.
Considerazioni finali
Al momento, trattandosi pur sempre di un servizio in fase di avvio, è sconsigliato utilizzare la telemedicina per tutti quei pazienti che soffrono di patologie acute. Ma anche nel caso di riacutizzazioni di patologie croniche, di persone con disabilità e tutti quei pazienti per i quali è considerata imprudente la permanenza all’interno delle mura domestiche.
Il medico potrà valutare tutti questi aspetti e decidere con massima responsabilità come e quando agire attraverso la consultazione a distanza.